giorno 55 - 14 ottobre 2006 | |||
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Ieri sera abbiamo fatto il punto della situazione e steso un programma impegnativo per le prossime 3-4 settimane. Dobbiamo accelerare i tempi per arrivare e lasciare Utah e Colorado prima del freddo. Quindi oggi da Reno attraverseremo l'intero stato del Nevada per arrivare a Salt Lake City, UT. Ci vorranno 2 giorni, con una tappa ad Elko, NV. Calcolo due itinerari alternativi con il TomTom, l'autostrada I-80 e la SS 50 - quest'ultima soprannominata la strada più desolata dell'America (ci dev'essere un motivo), ma "panoramica" stando ai puntini sulla cartina. Una differenza di soli 75 km tra le due, ma con l'autostrada la durata di viaggio prevista è di 4 ore, con l'altra oltre 10. Dev'esserci un motivo: probabilmente ci sono parecchi intralci lungo il cammino. Non ce lo possiamo permettere. Vada per l'autostrada. Alla fine, anche questa soluzione risulta essere piuttosto panoramica, un panorama costituito dal "nulla" per 370 km. Un paesaggio privo di vita, collinare, statico e desolato, con qualche apparizione casuale del fiume Humboldt. Se esistesse un colore ufficiale per ogni stato, quello del Nevada sarebbe il color senape: terra di sabbia giallastra, cespugli anch'essi giallastri, e nient'altro. Ci fermiamo in una piazzola di sosta e un'iscrizione ci spiega che questa è la vecchia via per Truckee (un paese in California), percorsa nel ventennio 1849 - 1869 dalle carovane dei cercatori d'oro. Pochi di loro ce l'hanno fatta, i più morivano di stenti lungo la strada, sia per la carenza d'acqua che per il caldo del giorno o il freddo della notte. L'escursione termica giorno/notte è di 20ºC. Oggi siamo a 25ºC ed è difficile immaginare che qui possa far freddo, ma i cartelli lungo la strada dimostrano che abbiamo torto: avvisano che è obbligatorio usare le catene o le gomme da neve d'inverno. Mi chiedo cosa faccia la gente locale se non si può muovere perché non spalano neanche le autostrade... Su 370 km attraversiamo 3 o 4 paesini, che sarebbero passati inosservati se non per il cartello che ne segnala l'esistenza. In realtà sembrano catapecchie abbandonate nel mezzo del nulla, con una sfilza di auto arrugginite parcheggiate nel prato. Entriamo nella cittadina di Winnemucca, la più grande sulla cartina e attraversiamo il centro che consiste in 300 m fiancheggiati da motel, casinò, benzinai e meccanici. Tutto qua. Ce ne andiamo scoraggiati e proseguiamo. Arriviamo ad Elko che fa già buio e le insegne al neon che si stanno accendendo offrono un contrasto alquanto agghiacciante ai nostri occhi abituati al senape. |
![]() Ecco cosa ci si è parato davanti oggi per 370 km. |
![]() Il panorama a sinistra. |
![]() L'unico edificio che svetta nel nulla: un carcere. |
![]() Il panorama a destra. |
![]() Benvenuti a Winnemucca!. |
![]() L'edificio più caratteristico del centro cittadino. |
![]() Questa catapecchia accanto ad una piazzola di sosta quasi non si regge in piedi. |
![]() Alla sua destra, un'insegna dell'agenzia immobiliare Century 21 indica che è in vendita. |
![]() Se mi regalano quest'auto abbandonata, parcheggiata alla sua sinistra, la compero subito. |
![]() Di nuovo in autostrada, il panorama davanti non è cambiato. |
![]() Forse a destra? |
![]() O magari a sinistra? |
![]() L'arrivo ad Elko al tramonto. |
![]() Il nostro campeggio, appartenente a questo casinò. |
![]() L'insegna. |
![]() Il ristorante del casinò aperto 24/7. Buono a sapersi, caso mai mi venga voglia di un hamburger con le patatine fritte alle 3,00 di notte! |
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